La ricostruzione virtuale di un patrimonio disperso: inventari e stime a Venezia tra fine Settecento e inizio Ottocento

Fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento il vasto e ricco patrimonio collezionistico veneziano subisce un drammatico impoverimento. In un clima di decadenza economica, collezioni nobiliari e borghesi sono quotidianamente vendute andando ad arricchire il mercato straniero.

A questo commercio partecipano naturalmente come consulenti mediatori diversi personaggi veneziani, coinvolti a vario titolo nel mondo artistico cittadino, da Pietro Edwards a Giovanni Maria Sasso. Le stime e gli inventari da loro redatti fra il 1790 ed il 1810 circa costituiscono una fonte preziosissima per ricostruire l'entità e le tipologie di questo patrimonio andato disperso.

Conservati presso la Biblioteca del Seminario di Venezia, questi materiali che sono stati già acquisiti in occasione di una tesi di laurea, si prestano in maniera particolare ad un trattamento informatico.