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Il Museo delle Pure Forme (Percorso Multimediale al Museo dell'Opera di Pisa)

Acronimo: RTD

Sito: http://www.pureform.org/

Ente promotore: European Community, currently running under the IST programme with contract No IST-2000-29580
Nazione: Italia
Periodo di svolgimento: 2002 - 2004

Responsabili

  • Scuola Superiore Sant’Anna (SSSA) di Pisa

Collaboratori

  • PERCRO - Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
  • Department of Computer Science University College of London
  • Virtual Environments and Computer Graphics - Department of Computer Science University College of London
  • 3D Scanners UK Ltd
  • Uppsala University
  • Pont-tech Scrl Pontedera (Pisa)
  • Opera della Primaziale Pisana
  • Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di Pisa
  • MUSEI: Opera del Duomo di Pisa; Petrie Museum of Egyptian Archeology London; National Museum & Galleries on Merseyside- Liverpool; National Museum of Fine Arts Stockholm; Centro Galego de Arte Contemporánea, (Galician Centre for Contemporary Art) in Santiago de Compostela;

Descrizione del progetto

The PURE-FORM project is aimed at the realization of the Museum of Pure Form, a virtual reality system where the user can interact, through the senses of touch and sight, with digital models of 3D art forms and sculptures.
The objective of the PURE-FORM project is to offer museums visitors, students, researchers, blind and visually impaired users new ways of interaction with 3D works of art through the innovative concept of haptic perception (from the Greek “haptesthai” meaning “to touch”), thus overcoming the traditional limit of the art fruition based on the mere observation by sight.
The sense of touch is extremely important for anyone who is interested in fully grasping the essence of any 3 dimentional (3D) form of art. While it wouldn’t be reasonable to let anyone touch statues exposed in a gallery, for obvious safety reasons, it can be argued that sight only cannot be enough for someone to fully appreciate every aspect of 3D art piece that stands in front of them. Surely the perception that an artist shaping an object has of it is very different from the one of a person simply starting at it from a certain distance.

Il Museo delle Pure Forme nasce con l'intento di esplorare e fornire nuovi e diversi paradigmi d'interazione per la fruizione di opere scultoree. Nei musei tradizionali il visitatore è nella condizione di poter solo osservare le opere esposte poiché, generalmente, per motivi di sicurezza non è consentito toccare i manufatti. Inoltre al visitatore non vedente o affetto da gravi patologie della vista, è totalmente preclusa ogni forma di fruizione delle opere d'arte. Il Museo delle Pure Forme mette la tecnologia di Realtà Virtuale a disposizione dell'Arte per superare queste limitazioni, restituendo alla percezione aptica della forma il suo ruolo di centralità nella fruizione dell'opera, così come lo fu per l'artista all'atto della sua creazione. L'utilizzo di tecnologie innovative permette di trasferire all'utente stimoli sensoriali tattili adeguati, in grado di simulare la sensazione di contatto della propria mano con la copia digitale di una scultura reale. Il realismo della simulazione virtuale è inoltre aumentato ed integrato dalla visualizzazione stereoscopica dei modelli digitali, in modo da conferire all'utente la sensazione reale di toccare la superficie visualizzata e collocata nello spazio sotto la propria mano. Negli anni 2002 e 2003 è stata condotta la digitalizzazione di molte sculture facenti capo alle collezioni dei musei che hanno partecipato al progetto. Ciò ha condotta alla creazione di una libreria digitale di opere d'arte appartenenti a epoche storiche differenti e di varia provenienza geografica. Tutti i musei che hanno partecipato all'iniziativa, dunque, hanno costituito un network attraverso cui possono avere accesso ad una comune collezione di sculture digitalizzate, che possono essere mostrate indipendentemente dalla loro appartenenza geografica o cronologica.

Uno dei musei che ha partecipato al progetto è il Museo dell'Opera del Duomo. In particolare, il visitatore che oggi si affaccia al Museo dell'Opera del Duomo ha la possibilità di integrare la tradizionale visita alla collezione di reperti, disposta secondo un allestimento tipologico e cronologico, con un nuovo percorso museale dedicato all'alta tecnologia, in grado di far meglio comprendere ed apprezzare la valenza storica ed artistica dell'intero complesso monumentale secondo modalità inconsuete.I materiali, testuali e multimediali, relativi alla Piazza e ai suoi monumenti - sia quelli raccolti ed elaborati soprattutto in ragione degli imponenti restauri che negli ultimi dieci anni vi si sono succeduti, sia quelli che si attendevano da ulteriori restauri e/o da progetti che a vario titolo stavano interessando lo stesso complesso monumentale - rappresentavano un investimento non pienamente utilizzato. Non avevano di fatto alcuna visibilità o funzione al di fuori della ristrettissima cerchia dei conservatori e dei restauratori che li avevano realizzati e impiegati per una ottimale conduzione dell'intervento di restauro.
Da queste valutazioni ha preso vita quindi l'ipotesi di creare nuovi percorsi, dedicati all'alta tecnologia, che diano l'opportunità di interagire con alcuni dei risultati raggiunti in questi anni, nei quali la più avanzata ricerca tecnologica si coniuga alla conservazione del nostro patrimonio storico artistico (http://www.opapisa.it/index.php?id=49
).

 

Tecnici del progetto

PERCRO - Scuola Superiore Sant'Anna (SSSA) di Pisa e-mail: a.frisoli@sssup.it Opera della Primaziale Pisana e-mail: info@opapisa.it tel.+39 050 3872 210/211 fax +39 050 560505 Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di Pisa Lungarno Pacinotti, 4656126 Pisa (PI)tel.+39 050 926511  

Sistema informatico

Creazione di un network attraverso cui tutti i musei coinvolti nel progetto possono avere accesso alla comune collezione di sculture digitalizzate - realizzate partendo da rilievo laser scanning e successiva elaborazione delle nuvole di punti con software specifici - che possono essere consultate indipendentemente dalla loro appartenenza geografica o cronologica. Realizazione di interfacce utente aptiche, ossia attraverso il senso del tatto, applicando forze, vibrazioni e / o proposte per l'utente. Questa stimolazione meccanica ha permesso di esaminare in dettaglio gli oggetti virtuali (http://www.pureform.org/technology.htm).